Hai deciso di affittare la tua casa ma vuoi capire quanto può rendere…..ecco come fare
Cosa valutare per affittare la tua casa
Avere un immobile da affittare rappresenta certamente un modo per poter ottenere una rendita aggiuntiva. La valutazione dell’affitto deve essere proporzionale al valore dell’immobile stesso. Ma come si fa per stabilire un prezzo adeguato? Naturalmente dalla valutazione puoi renderti conto del target di coloro che potrebbero essere interessati. È importante evidenziare quanto sia necessario sottoscrivere sempre un regolare contratto d’affitto perché in Italia la questione degli sfratti è davvero seria. Perché spesso accade che con un inquilino moroso, prima che lasci la casa, tu debba intentare una causa di sfratto. Per questo può essere il caso di chiedere una fidejussione a garanzia. Bisogna quindi individuare anche la serietà della persona interessata ad affittare il tuo immobile e, in questo caso, l’agente immobiliare può essere l ‘aiuto migliore. Infatti, si tratta della figura professionale in grado di fare delle indagini per verificare la capacità di essere puntale nei pagamenti e non crearti alcun tipo di problema. Questo per te è una garanzia importante.
Le tasse da versare se affitti casa
Il regolare contratto di affitto sottoscritto con l’inquilino ti permette anche di optare per la cedolare secca con l’aliquota al 21% sull’importo ricevuto. Diversamente si può pagare con il metodo a scaglioni Irpef. Nel caso del canone concordato l’aliquota è al 10%. Però non puoi definire tu il canone ma attenerti a determinate tabelle che cambiano di città in città. Occorre tener presente che la casa, al cambio inquilino, potrebbe rimanere sfitta per alcuni mesi. La percentuale di rendita che puoi ottenere devi calcolarla al netto delle tasse da versare e sperando di evitare il rischio di morosità. Valutando attentamente le varie soluzioni disponibili ma anche le diverse tipologie di contratto che meglio potrebbero corrispondere alle tue necessità, puoi avere buone opportunità. Affidandoti ad un agente immobiliare ogni procedimento burocratico relativo anche alla valutazione del canone da proporre, sarà di sua competenza. In questo caso tu avrai la certezza di affidare nelle giuste mani la ricerca dell’inquilino adatto per il tuo immobile.
Ma vediamo un esempio concreto di quanto potrebbe rendere un appartamento di due locali arredato a Milano locato con un contratto 4+4 tra persone fisiche dove il locatore ha optato per il regime della cedolare secca:
Valore dell’appartamento € 170.000
Canone di locazione annuale € 10.200 al netto delle spese condominiali che sono a carico dell’inquilino
Imposte con cedolare secca € 2.142
Eventuali spese straordinarie (si rompe un rubinetto oppure la lavatrice, tinteggiare quando entra un nuovo inquilino) € 1.000
Rendita lorda € 7.058
Per ottenere la nostra rendita netta bisogna anche tenere in considerazione l’IMU, la tassa sulle proprietà immobiliari che può variare annualmente da comune a comune. Per calcolare l’IMU si parte dalla rendita catastale rivaluta del 5% che si moltiplica per i coefficienti propri di ciascuna tipologia immobiliare. Alla base imponibile così ottenuta si applicano le aliquote decise dai comuni.
Quindi nell’esempio di cui sopra la rendita netta annuale sarà compresa tra un 3-4%.
Nel medio-lungo periodo varrà la pena considerare anche la rivalutazione dell’immobile che può oscillare tra un 10% e un 15%.
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